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25 Settembre 2023

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Una visione positiva salverà il Pianeta

Dopo decenni di allarmi del mondo ambientalista e migliaia di studi di scienziati di tutto il mondo, pare proprio che ben pochi siano i risultati positivi raggiunti nella lotta contro il cambiamento climatico. Andiamo con ordine, provando di spiegare anche ai “non addetti ai lavori”, di cosa stiamo parlando.

Il cambiamento climatico o surriscaldamento del pianeta, è in gran parte indotto dalla presenza di CO2 (anidride carbonica) in atmosfera. La presenza di un’alta percentuale di CO2, induce la rifrazione dei raggi solari all’interno dell’atmosfera terrestre ed il suo conseguente riscaldamento.

La percentuale attuale di CO2 in atmosfera, è di oltre 400 ppm (parti per milione).

Questo livello è ampiamente superiore a quel 350 ppm, che solo pochi anni fa, era ritenuto come soglia invalicabile per evitare disastri ambientali, economici e sociali difficilmente immaginabili.

CO2 in atmosfera

La CO2 in atmosfera

Le cause di questo vero e proprio stravolgimento globale al quale assisteremo, sono da ritenersi, secondo l’IPCC (organismo delle Nazioni Unite) legate alle attività antropiche. L’attività umana che negli ultimi 150 anni ha portato la CO2 da 280 ppm a oltre 400 ppm è la combustione di carburanti fossili; ovvero il petrolio, il carbone e tutti i loro derivati ! Questo con buona pace di tutti quei “negazionisti” spesso sponsorizzati dalle lobbies petrolifere, che in questi decenni si sono sgolati per urlare al mondo quanto di “naturale”, “ciclico” e “inevitabile” ci fosse nel cambiamento climatico in atto.

La nuova crisi energetica

A dare una involontaria mano all’inettitudine nelle scelte ambientali realizzate dai politici, impegnati ai vari livelli amministrativi e decisionali, nel 2022 è scoppiata la più grande e profonda crisi energetica, da quella degli anni ’70 del secolo scorso, che ha contribuito a spostare l’attenzione dell’opinione pubblica verso le urgenze legate al reddito, al lavoro e all’occupazione. Questa crisi ha aggravato le altre in corso, dalla Pandemia del Covid, ancora non risolta, alla guerra in Ucraina e su tutto questo, hanno prosperato gli speculatori di tutto il mondo.

Fai della sostenibilità il tuo stile di vita

Una grande responsabilità del mancato coinvolgimento delle persone e dei popoli nell’arresto delle emissioni di CO2, lo abbiamo proprio noi ambientalisti, che non siamo riusciti a creare una visione bella, forte ed attrattiva verso un domani senza combustibili fossili (o con un loro uso molto marginale).

Il ricorrere alle visioni catastrofiche ed apocalittiche sul futuro o profetizzare un domani che spesso assomigliava più ad un nostalgico passato remoto che ha un progetto di futuro, credo abbia contribuito sensibilmente ad allontanare le persone dal prendersi la responsabilità delle proprie decisioni e le abbia rinchiuse in un “qualcuno ci penserà” che non può portare a nulla di costruttivo e di positivo per noi e per le generazioni future.

E allora sta a ognuno di noi e a nessun altro; ora e non “domani” incontrarci per parlare di questi temi e di tutti quelli legati a comportamenti di responsabilità individuale e collettiva.
Discutere e lavorare insieme. Disegnare nuovi modelli di vita bella e soddisfacente. Influenzare politici, amministratori e aziende con le nostre scelte quotidiane.

Manifestare la nostra insoddisfazione quando non ascoltati.
Festeggiare e condividere i risultati raggiunti.

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