A Palazzo dei Diamanti di Ferrara, fino al 20 luglio 2025, i capolavori di due protagonisti dell’arte europea tra Otto e Novecento: Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, straordinari cantori del fascino e della bellezza femminile.


due mostre straordinarie: una monografica su Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, nelle 11 sale dell’ala Rossetti, e una mostra-dossier su Giovanni Boldini, dedicata al tema del ritratto femminile, nelle 3 sale dell’ala Tisi.
Sia il ceco Alphonse Mucha (Ivančice, 1860 – Praga, 1939), sia il ferrarese Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931) si affermarono nella Parigi della Belle Époque ottenendo un successo di portata internazionale.
Mucha giunse nella capitale francese nell’autunno del 1887, quando il ferrarese era già molto famoso e stava maturando l’intenzione di dedicarsi prevalentemente al genere del ritratto. Mucha ammirò certamente le opere di Boldini presenti all’Esposizione Universale di Parigi del 1900, dove fu a sua volta coinvolto in mostre e progetti, tra cui la decorazione del padiglione della Bosnia- Erzegovina commissionatagli dal governo austriaco. Entrambi furono straordinari cantori della bellezza e del fascino della donna e riuscirono a dar forma, ognuno a proprio modo, all’ideale femminile del tempo presentandoci figure attraenti e seducenti, eleganti e energiche, emancipate e padrone del proprio destino.
Che meraviglia perdersi tra le volute floreali di Alphonse Mucha!
Ed eccole dipanarsi davanti ai tuoi occhi, le donne di Mucha, ispirate alla leggendaria Sarah Bernhardt che l’artista ceco incontra a Parigi a fine ‘800.
Una bellezza senza tempo, ricca e gentile insieme.

Quella bellezza voluttuosa in cui ogni donna, credo, può riconoscere la propria gentilezza.
E’ con Mucha nella Parigi della Belle Époque che nasce una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore, ritratte in una commistione unica tra sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico.
Le sue immagini diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti.
Alphonse Mucha: Le stagioni: estate, 1896, Litografia a colori, cm 103 x 54. © Mucha Trust

Nelle sale dell’ala Tisi di Palazzo dei Diamanti, oltre 40 opere di Giovanni Boldini – tra dipinti ad olio, pastelli, acquerelli, disegni e incisioni – selezionate fra quelle custodite nel Museo a lui intitolato raccontano il suo talento di pittore della “donna moderna” e del suo fascino.
La mostra approfondisce, infatti, il tema del ritratto femminile, cui il pittore ferrarese si dedicò in maniera quasi esclusiva, e con successo, nella Parigi fin de siècle.
Ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale, Boldini fu capace di restituire, come pochi altri, la viva concretezza, il carattere e lo status dei suoi modelli, che consegnò alla storia come icone di un’epoca.
Il pubblico e la critica, in Europa come in America, apprezzarono soprattutto l’innovativa formula stilistica con la quale diede forma all’ideale femminile del tempo: elegante, spigliato, colto, emancipato, inquieto, talvolta eccentrico.
Fuoco d’artificio, c. 1890, Olio su tela, cm 200 x 99,5. Ferrara, Museo Giovanni Boldini Ferrara, © Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Luca Gavagna
Da non perdere.
Date al pubblico: 22 marzo – 20 luglio 2025
Orario apertura
Tutti i giorni, feriali e festivi, 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti
Intero € 15,00 (audioguida inclusa) Ridotto € 13,00 (audioguida inclusa)
Informazioni e prenotazioni
T. +39 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it | www.palazzodiamanti.it