Tanto si parla di fibre riciclate.
Tre delle più conosciute sono indubbiamente il cotone, il poliestere e il nylon (la cara amica poliammide).
Ho cercato di prendere in esame quattro parametri essenziali per comparare i vantaggi ecologici derivanti dalla produzione di queste tre fibre e vorrei proporveli per una Vostra riflessione.
Utilizzo di acqua, chimica, energia ed emissioni di CO2 sono i parametri che sono stati considerati al fine di avere una visione più ampia su cosa comporta il riciclo di queste fibre.
Iniziamo dall’acqua:
– Poliestere riciclato: l’utilizzo d’acqua nella produzione di poliestere vergine e poliestere riciclato è molto bassa in entrambi i casi (un punto a favore del poliestere riciclato);
– Nylon riciclato: stessa situazione del poliestere;
– Cotone riciclato: il consumo di acqua per il cotone riciclato è molto più basso rispetto al cotone vergine (non dimentichiamo infatti che la semplice produzione di una t-shirt di cotone vergine richiede 2.700 litri d’acqua).
Chimica:
– Poliestere riciclato: nel riciclo meccanico si utilizzano solo detergenti per pulire il materiale da riciclare. Pertanto, la quantità di prodotti chimici è molto ridotta;
– Nylon riciclato: nel procedimento meccanico, la situazione è come per il poliestere. Il riciclo chimico richiede invece alte temperature, alte pressioni e quindi un’importante quantità di chimica;
– Cotone riciclato: la quantità di chimica richiesta, rispetto al cotone vergine, è decisamente più bassa (anche se non completamente nulla: non dimentichiamolo).
Energia:
– Poliestere riciclato: la produzione di poliestere riciclato richiede il 59 % in meno di energia rispetto al poliestere vergine;
– Nylon riciclato: la produzione di nylon rigenerato richiede il 60 % in meno di energia rispetto al nylon vergine;
– Cotone riciclato: la produzione di cotone riciclato richiede il 20 % in meno di energia rispetto al cotone vergine.
Emissioni di CO2:
– Poliestere riciclato: il poliestere riciclato riduce le emissioni del 32 % rispetto al poliestere vergine;
– Nylon riciclato: il nylon riciclato riduce le emissioni del 26 % rispetto al nylon vergine;
– Cotone riciclato: le emissioni di CO2 sono decisamente molto basse grazie all’eliminazione di buona parte di prodotti agrochimici.
Come si può notare, è indubbio che la produzione di fibre riciclate influisce fortemente sugli ecosistemi.
Ogni fibra porta con sé vantaggi specifici.
La ricerca sta continuando a ragionare su processi produttivi sempre meno impattanti e sulla possibilità di riciclare le fibre partendo dagli scarti tessili (problema enorme quando si parla di tessuti con composizione mista). Quello che però gioca un ruolo decisamente sfavorevole è l’aspetto sociale che, per il cotone, rimane sempre un problema enorme anche nel caso di cotone riciclato.