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30 Aprile 2024

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Agli italiani il vino piace biologico

Secondo i dati dell’osservatorio Wine Monitor di Nomisma, 1 consumatore su 2 sceglie etichette bio certificate. Negli ultimi 12 mesi, il 52% degli acquirenti abituali di vino ha preferito, infatti, optare per un vino bio, che ritiene garanzia di qualità, sicurezza, sostenibilità e tutela ambientale.

Questo trend, rileva ancora Wine Monitor, trova conferma nell’incremento del 6,5% delle vendite di vino biologico italiano registrata nel 2023 rispetto all’anno precedente, considerando la globalità dei canali distributivi, una crescita superiore rispetto al convenzionale che nello stesso periodo si è attestato al + 2,8%.

Inoltre, con una superficie vitata coltivata a biologico di oltre 135.600 ettari (+6% rispetto al 2022), quasi 30 mila operatori dedicati e un’incidenza di oltre il 21% sul totale della viticoltura nazionale, l’Italia si conferma uno dei leader internazionali nella produzione di uva e di vino biologico.

Le etichette bio Made in Italy sono molto apprezzate all’estero, dove rappresentano l’8% delle esportazioni vitivinicole totali.

Dove si coltiva il vino biologico in Italia?

Tra le regioni con la maggior superficie a uva da vino bio sul totale della viticoltura regionale spiccano la Sicilia, la Toscana e le Marche con il 38%, seguite dalla Calabria con il 32%.

Mentre la Valle d’Aosta, con un incremento del 31%, il Trentino con + 22% e la Sicilia + 20% sono le regioni che hanno ampliato maggiormente la viticoltura bio.

L’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni vitivinicole è stato tra i temi al centro di Vinitaly 2024. 

“In questo momento di criticità per l’intero comparto agricolo, la viticoltura biologica ha dato prova di grande resilienza, diventando la punta più avanzata della transizione agroecologica in termini di innovazione nel rispetto dell’ambiente, della fertilità del suolo, contribuendo al contrasto dell’emergenza climatica in atto – ha recentemente dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio – Negli ultimi dieci anni, le superfici di vite coltivate a biologico sono cresciute costantemente, di oltre il 145%, mentre le produzioni di vini bio hanno avuto un incremento del 110%. Le etichette biologiche e biodinamiche italiane sono particolarmente apprezzate, perché uniscono il valore dell’identità territoriale delle denominazioni d’origine a quello della sostenibilità data dalla certificazione biologica.  Anche all’estero i nostri vini bio sono molto richiesti. Attualmente, infatti, rappresentano il 19% dell’esportazione globale di agroalimentare bio”. 

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