Che stordimento il rientro dalle ferie! È la sindrome del rientro che parla di noi e di cosa non funziona come dovrebbe. Le vacanze hanno uno scopo trasformativo e lenitivo importantissimo in una società che si muove freneticamente e che fatica sempre più spesso a staccare la spina. Le vacanze sono uno stato mentale ancor prima di essere un momento dell’anno, perché in quel periodo ci diamo il permesso di pensare in modo meno ossessivo ai problemi.
Vaghiamo con la mente e la nostra anima prende il volo
Tendiamo a ridere di più e ad avere più voglia di condividere le esperienze con le persone importanti per noi. Verosimilmente, lo stress del dopo ferie è solo la normale conseguenza di un atteggiamento interiore, la cattiva abitudine che ci fa credere che non sia possibile vivere bene e senza ansie eccessive se non in vacanza. Ma cosa succederebbe invece, se decidessimo di essere gioiosi, rilassati, meno aggressivi e meno preoccupati, non solo per quindici giorni all’anno, ma per tutta la vita? Come cambierebbe la nostra esistenza se vivessimo con questa filosofia? Probabilmente riguarderemmo le immagini catturate nei nostri viaggi per prolungare quello stato di piacere provato, perché chi viaggia è ricco come colui che legge. E i viaggi, le letture e le esperienze che ci portano inevitabilmente ad altre dimensioni, ci legano a quelle parti di noi che solitamente vengono fagocitate dal fare quotidiano.
Staccare, quindi, diventa necessario per affrontare tutti gli altri momenti dell’anno
Lo sappiamo perché arriveranno i momenti freddi, le inevitabili difficoltà, i momenti di rabbia e i giorni no.
Ma quante cose possiamo fare con la nostra mente! Il potere di “ri -generarsi” fa parte di noi e staccare serve anche a questo.
Possiamo cambiare i nostri pensieri, possiamo influenzare i nostri stati emotivi riempendo gli occhi di bellezza. E abbiamo bisogno di trovare il modo per farlo. Quindi, lasciamo perdere per un momento i telegiornali, le notizie negative, quelle che parlano continuamente di crisi, di malessere, di omicidi, di cattiverie e centriamoci su ciò che ci rende forti e felici.
Allora riguardiamo le fotografie di viaggio, giochiamo con i nostri figli, i nostri animali, guardiamo un bel film e ridiamo insieme alle persone che ci fanno star bene. Tutto questo dipende da noi, il resto è un’altra storia.
articolo di Anna Perna, formatrice e counselor – www.annaperna.com