“Non mi stancherò mai di spiegare che per essere liberi bisogna avere tempo: tempo da spendere nelle cose che ci piacciono, poiché la libertà è il tempo della vita che se ne va e che spendiamo nelle cose che ci motivano. Detto più chiaramente: se non ti abitui a vivere con poco, con il giusto, dovrai vivere cercando di avere molte cose e vivrai solo in funzione di questo. Ma la vita intanto, se ne sarà andata via…” Pepe Mujica

Il nostro tempo è segnato da un’ossessione per il possesso. Il consumismo, alimentato da un’industria pubblicitaria pervasiva, ci promette che la felicità si acquista on-line sugli scaffali dei centri commerciali. In questo modo abbiamo trasformato la ricerca della felicità, da aspirazione umana universale, ad una banale corsa sfrenata al consumo. A discapito del nostro benessere fisico e mentale, della nostra libertà e del benessere ambientale.
Il denaro: un mezzo, non un fine
Innumerevoli studi scientifici e testimonianza, oltre che il comune buonsenso, concordano nel sottolineare che il denaro, fino a un certo punto, è essenziale per soddisfare i bisogni primari e garantire una vita dignitosa. Tuttavia, oltre una certa soglia, l’aumento del reddito non si traduce in un aumento della felicità. Dobbiamo ricordarci che il denaro è uno strumento, non un fine. È ciò che facciamo con esso che determina il nostro benessere.
Investire in esperienze significative, relazioni interpersonali, e cause che ci stanno a cuore può portare a una felicità più duratura rispetto all’acquisto di beni materiali.
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Oltre l’accumulo: il valore della semplicità
La società odierna ci spinge a inseguire un ideale di successo associato al possesso di beni materiali. Tuttavia, questa visione limitata della felicità ci allontana da ciò che conta davvero: relazioni autentiche, esperienze significative e un senso di scopo.
Vedendo le cose diversamente da come il sistema ci impone, non è più ricco chi possiede di più, ma chi ha bisogno di meno. La semplicità, intesa come capacità di apprezzare ciò che si ha e di liberarsi da bisogni superflui, è una chiave fondamentale per una vita più serena e appagante.
Le trappole del consumismo

La continua esposizione alla pubblicità, ci induce a credere che ogni nuovo acquisto ci renderà più felici. Tuttavia, questa illusione è destinata a svanire rapidamente. L’adattamento edonico, un fenomeno psicologico ben documentato, ci dimostra che ci abituiamo rapidamente all’euforia prodotta dai nuovi acquisti, e ciò che ieri ci procurava gioia, oggi ci appare ordinario.
Inoltre, il consumismo ha un impatto negativo sull’ambiente e sulle nostre relazioni.
La produzione di beni di consumo, che in seguito andranno smaltiti, richiede l’estrazione di risorse naturali, inquinando l’ambiente e contribuendo al cambiamento climatico. Allo stesso tempo,
l’ossessione per il possesso può allontanarci da noi stessi e dalle persone che amiamo, poiché tendiamo a privilegiare il lavoro e la produzione di reddito per avere un alto tenore di vita, al tempo per noi stessi e alle relazioni interpersonali.
Liberi dall’ossessione al consumo, verso una felicità autentica
Come possiamo dunque sfuggire alla trappola dell’iper-consumo e trovare una felicità più autentica?
Investiamo maggior tempo ed energie nelle relazioni con le persone che amiamo.
Usciamo dalla nostra zona di comfort e proviamo nuove attività che potranno arricchire la nostra vita e darci nuove prospettive.
Doniamo parte del nostro tempo per aiutare gli altri, dando così un senso di scopo al nostro quotidiano e contribuendo a costruire una comunità più forte e solidale.
Concentriamo noi stessi e la nostra mente sul momento presente e apprezziamo ciò che abbiamo
e le piccole cose della vita, riducendo lo stress e l’ansia di possesso.
Semplifichiamo la nostra esistenza, liberandoci dei beni inutili e doniamo ciò che non usiamo. Adottare uno stile di vita più minimalista può aumentare la nostra sensazione di libertà e controllo.
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La libertà di essere felici, non è una destinazione da raggiungere, ma piuttosto un viaggio da intraprendere.
Dimentichiamo il ruolo di consumatori che ci hanno dato e torniamo, per quanto possibile, ad essere donne e uomini liberi. Scegliendo di concentrarci su ciò che è veramente importante per noi, possiamo costruire una vita più vera, più ricca e più appagante.